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Adesivi green: cosa significa “colla ecologica”

Il settore degli adesivi industriali sta attraversando una fase di profonda trasformazione, guidata dalle esigenze di riduzione dell’impronta ambientale e di tutela della salute operativa. In questo contesto, il termine colla green è diventato un imperativo, ma la sua definizione richiede rigore tecnico per distinguerla dalle mere strategie comunicative. Una formulazione adesiva non è “ecologica” per autodichiarazione, ma per la sua composizione chimica verificabile, il suo impatto sul ciclo produttivo e la sua conformità a standard ambientali sempre più severi.

L’obiettivo di Glueton è fornire colle sostenibili che non impongano compromessi prestazionali. Questo articolo analizza in dettaglio i criteri tecnici che definiscono un adesivo green, le sfide normative poste dai Composti Organici Volatili (VOC) e l’approccio di ricerca e sviluppo adottato per integrare la chimica verde con le elevate richieste dell’assemblaggio industriale moderno.

Il futuro dell’industria è green: come cambiano colle e adesivi

La transizione verso la sostenibilità non è una scelta opzionale, ma un requisito strategico per le aziende manifatturiere globali. La pressione combinata di normative vigenti, aspettative dei consumatori finali e necessità di ottimizzare le risorse sta ridefinendo il ruolo della chimica industriale.

Perché la sostenibilità sta guidando l’evoluzione degli adesivi

Le tendenze globali mostrano una chiara virata verso un’economia circolare e processi a basso impatto ambientale. Nel settore manifatturiero (automotive, edilizia, imballaggio), l’adesivo è spesso l’elemento che unisce materiali riciclati o che rende i prodotti smontabili e riutilizzabili. Questo posiziona l’adesivo al centro delle sfide di fine vita del prodotto. La chimica verde applicata alla formulazione degli adesivi mira a ridurre l’uso di sostanze pericolose fin dalla progettazione, adottando processi di sintesi che minimizzino la produzione di rifiuti e massimizzino l’efficienza energetica.

L’evoluzione degli adesivi è guidata da due fattori interconnessi:

  1. Regolamentazione: l’implementazione di direttive come REACH ( a questo link le informazioni per capire al meglio il regolamento) e l’armonizzazione dei limiti di VOC impongono l’eliminazione progressiva di solventi e monomeri classificati come pericolosi.
  2. Innovazione dei materiali: lo sviluppo di plastiche biodegradabili, compositi a base vegetale e fibre tecniche spinge la ricerca verso adesivi compatibili con queste nuove matrici a basso impatto.

Il ruolo della chimica verde nello sviluppo di colle sostenibili garantisce una maggiore sicurezza intrinseca del prodotto e un miglioramento delle performance nel lungo termine, grazie a polimeri più stabili e meno soggetti a degradazione ambientale.

Le colle bio based vengono attentamente

Una nuova colla significa una colla green: cosa comporta

La richiesta del mercato di adesivi più sostenibili non si limita alla sostituzione di un singolo componente. Essa orienta la formulazione complessiva, imponendo una revisione di parametri tecnici tradizionalmente considerati secondari.

Un adesivo green comporta un impatto diretto su:

  • Processi produttivi: il passaggio da colle a solvente a base acquosa o a sistemi 100% solidi richiede spesso l’implementazione di sistemi di essiccazione (forni IR o microonde) o l’ottimizzazione della pressatura per gestire i tempi di evaporazione dell’acqua o la rapida reticolazione dei sistemi reattivi.
  • Materiali: la scelta di materie prime (resine, plastificanti, additivi) deve privilegiare quelle da fonti rinnovabili o quelle derivanti da processi chimici a basso consumo energetico (es. polimerizzazione a freddo).
  • Linee di applicazione: le colle sostenibili a base acquosa possono richiedere macchinari in acciaio inox per prevenire la corrosione, o pompe a membrana per gestire la viscosità dei fluidi.

L’impegno di Glueton in questa transizione è garantire che la sostenibilità non sia una variabile limitante, ma un requisito di progetto integrato, dimostrando che una colla green può essere contemporaneamente sicura, ecologica ed estremamente performante.

Cosa definisce una colla green: criteri tecnici ed ecologici

Per conferire rigore al concetto di colla green, è necessario basarsi su criteri quantificabili relativi all’origine delle materie prime e all’impatto ambientale misurabile lungo il ciclo di vita.

Il concetto di “bio-based”: quando una colla può essere definita organica

La definizione di colla organica o colla vegetale nel contesto industriale è strettamente legata alla percentuale di carbonio derivante da fonti rinnovabili, calcolata in base alla norma ASTM D6866. Questa norma misura il rapporto tra il C14 (presente nelle biomasse) e il C12 (presente nei composti fossili).

Per ambire alla classificazione di “adesivo a base biologica” avanzato (bio-based), la formulazione dovrebbe idealmente superare il 90% minimo di componenti da fonti rinnovabili. Glueton indirizza la ricerca verso questa soglia utilizzando polimeri derivati da amido, oli vegetali o scarti agricoli.

È cruciale distinguere tra le terminologie:

  • Colla vegetale: adesivo storico o moderno la cui matrice polimerica deriva direttamente da estratti vegetali (es. amidi, gomme naturali, cellulosa).
  • Colla organica (o bio-based): adesivo la cui componente carboniosa deriva prevalentemente da fonti biologiche, ma che può includere processi chimici di trasformazione complessi (es. poliuretani formulati con polioli ottenuti da olio di ricino).
  • Adesivi a base sintetica (tradizionali): la cui matrice polimerica deriva da fonti fossili (petrolio).

La sfida tecnica è mantenere la massa molecolare e la funzionalità dei polioli (numero di -OH) tipiche dei polimeri sintetici, utilizzando materie prime naturali che sono spesso meno pure e più variabili.

Impatti ambientali ridotti: emissioni, ciclo di vita e sicurezza operativa

Oltre all’origine delle materie prime, la colla green deve dimostrare benefici lungo l’intero ciclo di vita. I vantaggi chiave includono:

  • Riduzione dell’impronta di carbonio: la produzione di polimeri da biomasse è in genere meno energivora della polimerizzazione da derivati petroliferi. L’uso di adesivi a base acquosa elimina inoltre la necessità di bruciare i solventi o di smaltirli come rifiuti speciali.
  • Miglioramento della sicurezza nei reparti produttivi: l’eliminazione o drastica riduzione di sostanze classificate come tossiche, irritanti o infiammabili (tipiche dei solventi e di alcuni monomeri reattivi) riduce i requisiti di ventilazione forzata e i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) necessari per gli operatori.
  • Smaltibilità e riciclabilità: molte colle sostenibili sono formulate per essere facilmente separate dai substrati durante i processi di riciclo o per degradarsi in modo non tossico nell’ambiente.
Barattoli di colla ecologica sottoposti a test pre vendita

Prestazioni tecniche: una colla ecologica può essere performante?

La percezione che una colla ecologica sia intrinsecamente meno performante rispetto agli adesivi tradizionali a solvente o reattivi ad alta tossicità è un concetto ormai superato dalla ricerca moderna. L’innovazione nella chimica verde ha permesso di sviluppare strutture polimeriche complesse che rivaleggiano con le loro controparti sintetiche.

  • Poliuretani bio-based: i polioli derivati da fonti rinnovabili possono essere modificati chimicamente per raggiungere lo stesso numero di funzionalità e peso molecolare dei polioli poliesteri o polieterei tradizionali, garantendo uguali resistenze meccaniche e stabilità termica.
  • Adesivi vinilici all’acqua: le dispersioni viniliche moderne (PVAc, EVA, Acriliche) sono additivate con sistemi reticolanti che, dopo l’evaporazione dell’acqua, creano una matrice termoindurente. Ciò consente di raggiungere la classe di resistenza all’acqua D4 (secondo EN 204), precedentemente appannaggio delle colle ureiche o reattive.

Glueton effettua test comparativi rigorosi, dimostrando che le colle sostenibili prodotte non presentano un decadimento prestazionale. Le forze di adesione (misurate in Newton per millimetro quadrato, N/mm²) e la resistenza al calore (misurata tramite il punto di rammollimento o la temperatura di transizione vetrosa T_g) vengono mantenute in linea con gli standard industriali.

Adesivi a basso VOC: normativa, limiti sempre più stringenti e vantaggi

La riduzione dei Composti Organici Volatili (VOC) è una delle aree di maggiore pressione normativa e innovazione tecnica nel settore degli adesivi. Gli adesivi a basso VOC non sono un’alternativa, ma una necessità per l’accesso a numerosi mercati.

Cosa sono i VOC e perché ridurli è fondamentale

I VOC sono molecole organiche che evaporano facilmente a temperatura ambiente. Questi includono solventi (es. toluene, xilene, acetone) o monomeri residui (es. formaldeide, alcuni isocianati liberi).

L’impatto sulla salute degli operatori è il motivo primario della restrizione. L’esposizione prolungata ai VOC è correlata a problemi respiratori, irritazioni cutanee e, nel caso di alcuni composti, effetti cancerogeni o mutageni. La riduzione dei VOC migliora radicalmente l’igiene industriale.

L’impatto sulle emissioni indoor e sulla qualità dell’aria (IAQ) è altrettanto critico. I manufatti che rilasciano VOC dopo l’incollaggio compromettono la qualità dell’aria all’interno degli edifici o dei veicoli, influenzando la certificazione di prodotti per l’edilizia (es. etichette Émissions dans l’air intérieur, M1, o BIFMA).

Aumento delle restrizioni: come le normative stanno cambiando l’industria

Le normative europee, nazionali e i requisiti di prodotto (es. per l’industria automobilistica o aeronautica) stanno stabilendo limiti di VOC sempre più bassi, spesso prossimi allo zero. L’obiettivo a lungo termine è la totale eliminazione dei solventi di processo.

L’evoluzione normativa ha spinto i produttori di adesivi a migrare dai sistemi a solvente a quelli a base acquosa o 100% solidi. Tuttavia, anche all’interno dei sistemi 100% solidi (come i poliuretani bicomponenti), è necessario ridurre il contenuto di isocianato monomero libero (MDI o TDI), spesso classificato come VOC pericoloso, a soglie inferiori allo 0.1% o persino allo 0.01%, per eliminare l’etichettatura di rischio.

L’evoluzione tecnica degli adesivi low-VOC

L’industria chimica ha risposto alla domanda di adesivi a basso VOC attraverso diverse soluzioni:

  1. Formulazioni all’acqua (water-borne): sostituzione dei solventi organici con acqua. Queste formulazioni richiedono resine con gruppi idrofili che permettano la dispersione acquosa.
  2. Adesivi 100% solidi (ad alto contenuto): questi sistemi, come i poliuretani bicomponenti o i termofusibili reattivi (PUR hot melt), non contengono solventi volatili. La ricerca si concentra sulla riduzione dei monomeri residui.
  3. Formulazioni ibride e biomateriali: combinazione di chimiche tradizionali con additivi e modificatori reologici a base biologica per mantenere la performance riducendo la frazione VOC.

Glueton sviluppa adesivi poliuretanici e vinilici ripensati. Per i poliuretani, l’attenzione è rivolta all’uso di prepolimeri bloccati o prepolimeri con basso contenuto di isocianati monomerici, in conformità con gli standard di sicurezza più elevati. Per gli adesivi vinilici, si utilizzano nuove dispersioni polimeriche con emulsionanti che permettono di ottenere un alto residuo secco e un basso MFFT (Temperatura Minima di Formazione del Film), garantendo resistenza meccanica con zero solventi aggiunti.

La miscelazione degli ingredienti è una fase fondamentale di una ricetta per una colla green e viene eseguita all'interno dei nostri macchinari in Glueton

L’approccio Glueton: produzioni interne di colle green e soluzioni personalizzate

Glueton ha integrato la chimica verde come principio fondamentale del suo processo di ricerca e produzione. La capacità di formulare colle sostenibili e sicure deriva dal controllo totale sulla filiera chimica e dalla focalizzazione sulla personalizzazione.

Il laboratorio interno Glueton: innovazione al servizio dell’ambiente

Il laboratorio R&D Glueton non si limita a testare adesivi, ma progetta nuove sintesi polimeriche. Questo controllo sull’innovazione permette di:

  • Sviluppo di nuove formulazioni: ricerca attiva di materie prime da fonti rinnovabili e test di reattività per incorporarle nelle formulazioni industriali.
  • Controllo totale della filiera produttiva: dalla selezione delle materie prime alla miscelazione e confezionamento, ogni fase è monitorata per garantire la purezza chimica del prodotto e l’assenza di contaminanti. Questo assicura che il dato di VOC dichiarato in scheda tecnica sia veritiero e costante nel tempo.

La competenza interna nella chimica verde permette di non dipendere dalle formulazioni generiche di terzi, offrendo al cliente una colla green con un profilo tecnico e ambientale certificato e supportato da dati scientifici interni.

Personalizzazione della colla green in base ai processi del cliente

L’adozione di una colla green non deve mai compromettere la produttività. Per questo, Glueton adotta un approccio di personalizzazione che adatta la formulazione ecologica al processo del cliente, sviluppando colle personalizzate in base a substrati, cicli produttivi e requisiti normativi specifici. L’adesivo su misura considera:

  • Substrati specifici: vengono formulate varianti per l’incollaggio di carta/cartone, legno, pannelli isolanti (es. PUR, PIR) e materiali plastici, ottimizzando l’adesione specifica con additivi a basso impatto.
  • Varianti di colla sostenibile: è possibile creare diverse declinazioni della stessa chimica per soddisfare livelli di sostenibilità variabili (es. una versione Bio-based al 50% per un’applicazione esterna rigida e una versione VOC-reduced per un’applicazione interna flessibile).

Performance + sostenibilità: il valore aggiunto per le aziende

Scegliere le colle sostenibili di Glueton offre un duplice vantaggio competitivo:

  • Conformità e riduzione dei rischi: la garanzia di un prodotto a norma elimina il rischio di sanzioni e facilita l’accesso a bandi o gare che richiedono prodotti ecologici.
  • Vantaggio competitivo e percezione green: la certificazione dell’uso di una colla green o a basso VOC può essere veicolata al mercato finale, migliorando la reputazione del brand e supportando le politiche di responsabilità sociale d’impresa (CSR).
Test su campione di colla a base organica, la colla viene miscelata da uno strumento mentre è a bagno in un liquido a temperatura controllata

Come scegliere una colla green: criteri pratici per aziende e responsabili tecnici

L’adozione di una colla green richiede una valutazione tecnica che vada oltre la semplice etichetta “ecologico”. I responsabili tecnici e degli acquisti devono analizzare i criteri di compatibilità chimico-fisica e di processo.

Parametri da valutare oltre alla sostenibilità

La sostenibilità è una precondizione, ma la performance è la garanzia di continuità produttiva. Per questo è fondamentale valutare i principali parametri tecnici che identificano una colla di qualità, andando oltre la semplice etichetta “green”. I parametri tecnici critici da considerare sono:

  • Materiali da incollare: verificare la compatibilità chimica con i substrati e la capacità della colla green di gestire l’energia superficiale del materiale.
  • Tempi ciclo e tecnologie di applicazione: se la linea richiede un tempo di aperto di 30 secondi, la colla green deve essere formulata per rispettare questo vincolo reologico. La viscosità (misurata in mPa·s) deve essere adeguata per pompe, rulli o sistemi a spruzzo specifici.
  • Resistenze meccaniche e durabilità: la colla deve garantire la resistenza minima richiesta dalla normativa di settore (es. resistenza all’acqua D3/D4 per il legno, resistenza alla fatica per l’automotive).

Quando preferire colla vegetale, organica o soluzioni VOC-reduced

La scelta della formulazione ideale dipende dall’applicazione finale e dai vincoli normativi:

  • Colla vegetale/organica (bio-based): ideale quando l’obiettivo primario è la riduzione dell’impronta di carbonio e l’ottenimento di certificazioni ambientali (es. imballaggio, arredamento con fibre naturali). Questi sistemi sono spesso a base acquosa e richiedono essiccazione.
  • Soluzioni VOC-reduced (poliuretanica o vinilica): critiche quando il vincolo è l’emissione nell’aria indoor o la sicurezza operativa (es. settore automotive, edilizia). Si tratta spesso di adesivi 100% solidi ad alte prestazioni che hanno rimosso i monomeri e i solventi pericolosi.

L’importanza della consulenza tecnica

Affidarsi a un produttore specializzato come Glueton, con un laboratorio R&D interno, è essenziale per la transizione alla colla green. La consulenza tecnica di Glueton assicura:

  1. Analisi di fattibilità: verifica se una formulazione sostenibile può raggiungere le performance richieste dai materiali e dai processi del cliente.
  2. Supporto nei test e nell’implementazione: i tecnici accompagnano l’azienda nella fase di campionamento e di prova sulla linea, regolando i parametri di applicazione per la nuova chimica (es. temperatura di estrusione, velocità del rullo) fino alla completa integrazione.

Conclusione: la colla green come standard del futuro

L’adozione di colle sostenibili e a basso VOC rappresenta l’evoluzione ineluttabile dell’assemblaggio industriale. Non si tratta di un costo aggiuntivo, ma di un investimento strategico che garantisce conformità normativa, sicurezza operativa e un vantaggio competitivo tangibile sul mercato.

La colla green di nuova generazione, supportata da un rigoroso processo di chimica verde, dimostra che è possibile unire l’eccellenza tecnica delle performance meccaniche con un profilo ambientale ridotto. Le aziende stanno accelerando verso queste soluzioni per assicurare la sostenibilità dei propri prodotti e dei propri processi.

Il laboratorio Glueton si posiziona come partner tecnico per questa evoluzione, offrendo la competenza necessaria per progettare e fornire colle sostenibili su misura, calibrate sui processi specifici del cliente.

Invitiamo i responsabili tecnici e R&D a esplorare le soluzioni Glueton e richiedere un progetto personalizzato per la migrazione verso adesivi a basso impatto ambientale e ad alte prestazioni.

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